Brand è un prete convinto che la forza di volontà sia sufficiente a raddrizzare le troppe storture del mondo; un uomo estremista negli atteggiamenti, che tratta tutti con durezza e vuole "guarire la razza dai suoi vizi e dalle sue imperfezioni". La sua figura rigida, nel tentativo di vivere secondo una virtù perfetta, ben si adatta a questa nostra epoca di moralisti e nuovi predicatori, rivelando una potente carica provocatoria; e la tragedia di chi ha fatto dell'autonomia una religione e una passione civile rappresenta perfettamente la crisi dell'uomo contemporaneo.
Un dramma intenso, in cui alla vena di spiritualità si unisce una forte critica sociale; un testo profonddo e innovativo, in cui la poesia linguistica tipica dei grandi capolavori di Ibsen spicca perfettamente intatta e forse, oggi, persino più potente.