Questo volume raccoglie alcuni interventi di personalità italiane e straniere che hanno partecipato all'edizione 2010 del Meeting per l'amicizia fra i popoli di Rimini, invitate a paragonarsi con la frase di don Giussani che ne costituiva il titolo: "Quella natura che ci spinge a desiderare cose così grandi è il cuore".
Uomini di scienza, leader religiosi, intellettuali, imprenditori, politici e persone comuni hanno mostrato che si può resistere alla riduzione dell'uomo a prodotto di fattori biologici e sociologici, coscienti che la statura del cuore è definita da un desiderio infinito. In un'epoca di crisi, segnata dalla drammatica affermazione di Nietzsche – "Non esistono fatti, ma solo interpretazioni" –, hanno testimoniato che si può vivere il presente con una certezza e guardare al futuro con una speranza.
Il Meeting ha inteso mostrare la pertinenza della proposta cristiana alla situazione dell'uomo contemporaneo: "È duro essere umani oggi, perché il potere ha alterato la semplicità della natura, l'ingenuità originale. Per questo occorre l'affermazione indomita dei desideri che ci costituiscono. La persona ritrova se stessa in un incontro vivo, vale a dire in una presenza in cui si imbatte e che sprigiona un'attrattiva" (L. Giussani). Le pagine di questo libro offrono a tutti la possibilità di imbattersi in questa umanità che ha qualcosa da dire al mondo di oggi.
«Le cose finite possono dare barlumi di soddisfazione o di gioia, ma solo l'infinito può riempire il cuore dell'uomo. [...] Dio è venuto nel mondo per risvegliare in noi la sete di "cose grandi".»
Benedetto XVI