Centosedici convegni, trecentocinque relatori, ventisei spettacoli, otto mostre e nove manifestazioni sportive: è quanto ha proposto l’ultima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, la numero trenta, quasi 800.000 presenze e resa possibile dal lavoro di quasi 4000 volontari. Nonostante la sua imponenza, il dato quantitativo non è però il più rilevante. Lo è invece il cuore che lo anima.
Dopo trent’anni la vera cifra del Meeting è ancora un popolo di gente “inquieta”, impegnata a documentare la sua inesauribile ricerca di verità e il suo tentativo di conoscenza e di costruzione, come volontario o come protagonista di incontri, spettacoli, mostre.
La simpatia umana per tutti i sinceri tentativi umani fa essere il Meeting un luogo in cui la diversità – etnica, culturale, politica, religiosa, sociale – è accolta come una ricchezza con cui confrontarsi.
Attraverso la lettura del presente volume, si scoprirà come tutta la costruzione sociale e politica può essere fondata sulle leggi non scritte che costituiscono il cuore dell’uomo, anche in un’epoca di multiculturalismo.
Il Meeting è un’occasione per imparare una concezione e una vita nuova, per tutti. Questo libro ne offre una documentazione attraverso le parole dei suoi protagonisti.
(Dall’Introduzione di Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà)