All’inizio c’era l’interesse ad ascoltare il concerto per pianoforte e orchestra n°2 di Rachmaninov e grazie al nostro amico Luisi, pianista osimano, si arriva a Scherbakov, russo, un genio del pianoforte. Ma non si trova l’orchestra.
Allora si abbassa il tiro: i preludi. Occorre introdurli. Si può anche soprassedere ma conosciamo bene Pippo Molino, che accetta la sfida. È un esperimento più che una certezza. C’è chi non è d’accordo ma tra noi vive l’unità. La nostra non è un’amicizia qualunque.
Il programma è “brani scelti di Rachmaninov, Konstantin Scherbakov al pianoforte, introduce Pippo Molino”.Pippo Molino parla, fa ascoltare piccoli brani riprodotti, è difficile seguirlo, ma non importa. La sua è una presenza. Nel tempo capiremo, è un lavoro. Il pianoforte diScherbakov parla da sé, l’artista russo è un fenomeno. Qualcosa del nostro modo di proporre la musica l’avrà colpito?
Anche noi abbiamo bisogno di scoprire che è un Altro che fa… e seguirlo.