A dire il vero la proposta autunnale del nostro Centro Culturale, tutti gli anni prevista per fine ottobre, era indirizzata alla visita di una città d'arte - Cappella degli Scrovegni a Padova, Cappella Brancacci a Firenze, Benozzo Gozzoli a Montefalco? - ma l'incontro qualche mese prima col nostro amico Nicola Bonaduce, portaborse dell'onorevole Maurizio Lupi aveva fatto progettare l'idea di poter entrare, seppur fugacemente, a Montecitorio.
Interessante!
Il problema però era dato dal fatto che occorreva recarsi a Roma in un giorno lavorativo. Sondaggio.
La risposta va oltre le più rosee previsioni: 50 persone. Si crea subito una lista d'attesa. Come mai tanta gente interessata ad andare a Roma prendendo un giorno di ferie? E chi sono gli “arditi”? Tutti soci del Centro Culturale, giovani e meno giovani?
Sorpresa: universitari, pensionati, professionisti, uomini, donne, soci e non soci raggiunti per passaparola, segno di una trama di rapporti che vive dentro la nostra associazione.
Si parte.
Piazza Navona con la fontana del Bernini. Sole primaverile. Pranzo in un ristorante a due passi dal Pantheon. C'é anche Bersani neo segretario del PD. Alcuni lo incontrano: “abbiamo fatto il tifo per lei nella corsa alla segreteria! Lei che ogni anno ci segue al Meeting! Grazie! Con foto.
Visitiamo il Pantheon e Santa Maria sopra Minerva.
È l'ora di Montecitorio.
Ci assale come un'emozione: corridoi, stanze. Lì si decidono le sorti del'Italia. Entriamo nell’emiciclo, dove è in corso una seduta. I parlamentari numerosi sembrano distratti, ma l’on. Lupi ci dirà che è la prassi, perché il momento di lavoro vero si svolge nelle commissioni.
Mezz'ora di dialogo con Maurizio Lupi, vice presidente della Camera dei Deputati, è il saluto al Parlamento. Sulla via del ritorno sosta a S. Luigi dei Francesi per vedere i tre Caravaggio. Lì c'è anche la tomba del caro generale De Pimodan.
Ritorniamo a casa contenti, più amici e più certi.