Alla presenza di candidati degli opposti schieramenti è stato possibile far emergere la concreta dinamica che dovrebbe muovere ogni sana azione politica, vale a dire una sempre maggiore attenzione al bene comune e la stima – che chi governa deve avere - verso ogni azione di libertà che si muove nel nostro tessuto sociale.
Il convegno ha registrato le brevi relazioni di Giorgio Tanoni, imprenditore del maceratese titolare di un’azienda che opera nel settore del trasporto dei rifiuti, di Milena Tacconi presidente del Péguy e di Massimo Valentini fondatore della CdO Marche sud.
Tanoni ha voluto testimoniare l’importanza del capitale umano nella propria impresa: una trama di rapporti tra dipendenti, clienti e fornitori che, prima ancora del profitto, sono il vero valore aggiunto di ogni tentativo imprenditoriale.
La professoressa Tacconi ha presentato il primo bilancio sociale della no profit recanatese: uno strumento di conoscenza profonda delle dinamiche operative di un centro culturale gestito come un’impresa ma con criteri di assoluta gratuità, 270 soci, 35.000 euro di incassi annui, 12 iniziative all’anno, eventi di importanza regionale.
Valentini, al quale è toccato l’intervento conclusivo, leader di un ente che vede 1000 imprese associate sulle tre province delle Marche centro-sud, ha dato le ragioni per cui, mai come ora le elezioni europee e amministrative vanno prese sul serio: gli amministratori locali sono quelli che dovranno gestire il federalismo fiscale approvato a fine aprile in Parlamento. Occorre quindi saper scegliere con attenzione tra coloro che hanno veramente a cuore il bene comune. Per la prima volta infatti le tasse diventano occasione per una politica attiva, una politica “in favore di” e non un peso. Sussidiarietà orizzontale appunto.
Per Valentini è importante scegliere bene anche gli “amministratori dell’Europa”: l’80% delle leggi europee entrano nel nostro ordinamento. Occorre quindi eleggere chi ha veramente a cuore la libertà dell’uomo, chi permette che si sviluppino i corpi intermedi nei quali localmente si fa comunità, e soprattutto la libertas ecclesiae: voce autorevole, baluardo della difesa della vita e della dignità dell’uomo, sempre.
È stato possibile continuare il dialogo con i presenti all’aperitivo offerto dalle due associazioni ai numerosi convenuti.