Il Presidente della Compagnia delle Opere Marche sud, Massimo Valentini, ripete spesso “il socio è il protagonista”. In termini diversi, ma non nella sostanza, anche Milena Tacconi Presidente del Péguy dice che “i soci fanno il centro culturale”.
Le due associazioni da vari anni operano in sinergia, ognuna nel suo ambito d’azione, accomunate da una forte passione ideale, attente a valorizzare ciò che si muove nel reale.
Il fatto: una trama di rapporti tra operatori economici associati sia alla alla CdO che all’associazione culturale recanatese. Una cena dagli sviluppi imprevisti.
Jesi, martedì 21 aprile. Il padrone di casa è il conte Giovanni Baldeschi, manager di una importante multinazionale, ma anche imprenditore in proprio in settori diversificati. Il vino è uno di questi. Produce un Verdicchio d’eccellenza e un Rosso Piceno unico. Tutte le sue bottiglie vengono vendute in America. Fascia di mercato top.
Graziano Perna, lauretano, produce pasta secca. Le sue fettuccine all’uovo non reggono la concorrenza. Leggere, porose, fatte “come una volta”.
La sig.ra Fausta e suo figlio Tommaso rapprersentavano l’oleificio Torresi di Potenza Picena che produce olio con spremitura a freddo, metodo che non ne altera le capacità organolettiche. Abbondante sulle bruschette si percepiva la giusta acidità e i polifenoli.
Presente anche Fabio Lenci del rinomato cioccolato del Bruco e una giovane signora, Giulia Trionfi Honorati del caseificio Piandelmedico di Jesi: 200 ettari di terreno agricolo, 300 animali tra mucche e bufale, stalla e caseificio a conduzione familiare.
Lo scopo: conoscersi., apprezzarsi attraverso i prodotti e scambiarsi le conoscenze commerciali. Fare rete. Da soli è dura. Guardare il tentativo imprenditoriale dell’altro e coglierlo come un’opportunità per se non è scontato. Ci si può fidare. Occasioni per sperare.
I catalizzatori: Mario Elisei, del direttivo della CdO Marche Sud; Roberto Tombolinivice Presidente del Péguy; Pasquale D’Alise del direttivo del Péguy. Un’amicizia operativa.
Nella bella villa dei conti Baldeschi si inizia con le fettuccine al limone – olio (Torresi) e succo di limone in parti uguali, a crudo, con prosciutto cotto “à la julienne” appena rosolato e al posto del parmigiano, buccia di limone grattugiata. Leggere, buone, perfette nella loro semplicità. Per giorni e giorni alcuni dei convitati hanno proposto a casa propria questo semplicissimo primo piatto. Sicuramente dietetico. Base: pasta all’uovo secca “Perna”.
Il sottofondo permanente è stato il “conte Guido”, il verdicchio di Baldeschi, morbido, fresco, gradazione alcolica: 12,8°. Le uve sono selezionate. All’assaggio verrebbe da dire: “ non è verdicchio”. Invece è vero verdicchio, bilanciato in tutti i suoi elementi.
Siamo al “secondo”: i formaggi. Veramente buoni. La mozzarella di bufala appena fatta, la robiola, la caciotta… non abbiamo assaggiato il burro di bufala che i più dicono di non perdere. Occorrerà programmare una visita in azienda al più presto. La Honorati presenta i formaggi ma tutti già mangiano e sono al secondo giro.
Si parla per un po’del Matching: una importante fiera che si svolge a Milano a dicembre, occasione di incontri reali con operatori economici. Tutti vogliono andare. Chi c’è stato racconta la sua esperienza.
Tocca al cioccolato: il migliore è fondente. Non ci si limita. Si ascoltano parole strane:Criollo (cacao nobile), forastero (cacao di consumo). Fabio Lenci educa all’assaggio. Arrivano poi i bicchierini di cioccolato fondente. Appare una bottiglia di Cardinal Mendoza. Si brinda.
Una serata magnifica. Ci si scambiano i biglietti da visita, i primi appuntamenti. Il Matching è già iniziato.