Il coro polifonico ha eseguito con particolare pathos il canto popolare russo “il tiglio” e la bellissima “ Ave Maria” del De Victoria del 1600.
Una esecuzione pulita e vibrante quella di Giulia Elisei che ha proposto canti popolari abruzzesi e di tradizione irlandese. Pieno di nostalgia e passione l’assolo di Enzo Esposito che ha cantato le più celebri melodie napoletane.
La direzione del coro era affidata a Monica Verducci che è riuscita a unire in “dotto concento” venticinque appassionati del bel canto.
Il recital ha avuto un suo percorso educativo: col biglietto d’ingresso ai presenti è stato consegnato un piccolo libro con i canti in esecuzione, le traduzioni in italiano e commenti esplicativi di Luigi Giussani.
Il presidente del Péguy, Milena Tacconi, ha tenuto a precisare che non si è trattato di un percorso d’ascolto sentimentale nell’accezione comune che si dà a questa parola, ma la riproposizione della nostra tradizione, delle nostre origini, dei nostri più veri desideri.